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Statua di un babbuino con figura regale

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Questo babbuino che si drizza sulle zampe posteriori è modellato in modo molto sommario. Questo è dovuto alla natura del materiale usato, il granito. Le zampe anteriori sono sollevate in gesto di adorazione. Dinanzi al possente animale si trova una piccola figura in abito regale, la cui altezza corrisponde ai tre quinti di quella del babbuino. Egli porta il copricapo-nemes e il caratteristico gonnellino con la parte anteriore triangolare protuberante. Il torso è nudo. Il re assume, con le mani aperte che poggiano sul davanti del gonnellino, una posizione cultuale canonica che viene designata come "adorare il dio quattro volte". Il babbuino riveste numerosi significati nell'iconografia religiosa. Esso è la forma di apparizione di Thot, il dio di Ermopoli, lo scriba del dio, il patrono della scienza e della burocrazia, ma di estrema importanza è soprattutto la sua relazione con il dio del sole. Nella simbologia figurativa della religione egizia il babbuino con le zampe sollevate simboleggia l'adorazione del sole nel momento in cui esso sorge. Ciò ha origine dall'osservazione della natura. Di mattina presto quando i babbuini lasciano in branco il loro giaciglio notturno, sono estremamente vivaci e rumorosi. Gli Egiziani interpetavano ciò come un saluto al sole nascente.
Il sole è il grande simbolo della nascita e della morte; la nascita non è possibile senza la morte e la morte senza la nascita. A questo si riferisce la rappresentazione del viaggio notturno del sole attraverso l'aldilà: quando esso tramonta sulla Terra, sorge nell'Aldilà, che attraversa durante la notte. Quando esso lascia l'Aldilà, sorge sulla Terra. Il sorgere e il tramontare del sole costituiscono i momenti cruciali del corso del sole, il passaggio da un mondo all'altro, così come la nascita e la morte, che è pari a una rinascita. Il dio del sole conta in quel momento della totale fedeltà di tutti gli dei e del re. Per il re è infatti di grande merito se assiste il dio in questo momento cruciale, come fanno le "scimmie solari". Questo è il senso e il contenuto di questa scultura.
La provenienza di questa statua è sconosciuta. A giudicare dal suo carattere si direbbe che provenga da un santuario solare, una fondazione che è nota in numerosi templi del Nuovo Regno. Statue di "babbuini solari" sono inoltre attestate sulle basi di grossi obelischi come quelli dell'entrata del tempio di Luxor; anche l'obelisco è un elemento del culto solare. Originariamente vi erano due o forse anche quattro babbuini, poiché è noto un secondo gruppo del tutto simile a questo (Berlino, Museumsinsel), in cui tuttavia la testa del babbuino è un rifacimento moderno. Questo gruppo risale sicuramente al Nuovo Regno. Sul gruppo di Vienna si trova inciso frettolosamente, sul petto del re, un cartiglio regale, il cui nome non è tuttavia leggibile, e probabilmente nemmeno originale. In ogni caso, lo stile, il portamento e la foggia degli indumenti suggeiscono il periodo di Amenofi III.

Localizzazione attuale

KUNSTHISTORISCHES MUSEUM [09/001] VIENNA

Numero di inventario

5782

Datazione

XVIII DINASTIA (post quem); AMENOFI III/NEBMAATRA ?; XVIII DINASTIA (ante quem)

Sito

SCONOSCIUTA

Categoria

STATUA

Materiale

GRANITO

Tecnica

TAGLIATA

Altezza

130 cm

Larghezza

42 cm

Profondità

61.5 cm

Bibliografia