Questo frammento di quarzo beige apparteneva verosimilmente a una statuetta di sfinge, come indica il nemes terminante a forma di coda. I lineamenti del viso, con gli occhi grandi allungati verso le tempia e sormontati da sopracciglia leggermente arcate, un naso dritto e la bocca seriosa, né sottile né carnosa, evocano l'iconografia di Amenofi II.