La parola egiziana 'ankh' significa 'vita'. Il geroglifico con cui si scrive questa parola, una croce ansata, rappresenta forse una cinghia di sandalo stilizzata, in cui l'ansa corrisponderebbe al cinturino della caviglia. Altri ritengono che si trattasse di un astuccio penico. Appare regolarmente nell'arte egiziana come simbolo della vita. In numerosi rilievi il re riceve l'ankh (e dunque la vita) da un dio. Nell'arte di Amarna si può vedere tale evento rappresentato in modo insolito e originale: alle estremità dei raggi dell'Aton vi sono delle mani che avvicinano il simbolo ai nasi del re e della sua famiglia. Il segno-ankh si trova comunemente anche sotto forma di amuleto, talvolta unito al pilastro-djed e/o allo scettro-uas. La croce della chiesa cristiana copta deriva proprio dal segno-ankh.