La scena rappresenta della carne bovina affumicata dinanzi alla statua di Seschem-nefer, che è raffigurato come un uomo anziano, corpulento e perciò di aspetto particolarmente rispettabile. Che si riferisca a una statua e non a Seschem-nefer in persona, lo dimostrano il portamento delle braccia e la posizione delle spalle così come l'iscrizione in una colonna. Tre servitori rivolti verso la rappresentazione statuaria sono raffigurati in dimensioni minori; due su una linea di base superiore, uno che apre un incensiere, l'altro che regge un papiro da cui legge, e che non si è conservato a causa del forte deterioramento della superficie. Sotto i due un altro servitore, conservatosi dalla vita in su, che reca una coscia di bovino. I contorni della testa sono stati in seguito allargati tramite l'applicazione, sul bordo del rilievo, del colore della parrucca. Tutti i personaggi rappresentati indossano un gonnellino annodato al disotto dell'ombelico.
"[1] Riproduzione secondo l'immagine vivente, unico amico (del re), Seschem-nefer." "[2] Amministratore della tenuta Merri" "[3] (Sottocapo) il sacerdote funerario, lo scriba Fefi (?)" "[4] Aspirante a sacerdote funerario ... (il nome è perduto)"
Bibliografia
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